Cosa ti ha spinto a rispondere alla chiamata della missione del Giubileo dei Giovani?

Alessandro (Club Virgiliano) dice: “Era un evento unico, volevo dare il mio contributo per far sì che i giovani godessero questo momento in tranquillità”; mentre Mariangela cita i valori giubilari: “Credo nei valori del Giubileo e mi sono sentita di poter dare il mio miglior contributo in attività di assistenza alla popolazione come queste”. Nicola invece pone più l’accento sull’aspetto operativo: “Mi sono messo a disposizione per fare un’esperienza diversa da quelle quotidiane, per capire cosa succede e come avviene la gestione di simili eventi al di fuori del proprio territorio”, peraltro dopo aver partecipato come pellegrino nel 2000. Alessandro (GC Porto Mantovano) fa riferimento all’accrescimento personale: “Eventi simili portano a far crescere la propria esperienza, è un evento unico; per questo auspico per le prossime occasioni la partecipazione di altri Volontari, magari anche più giovani”.

Che attività hai svolto durante la missione Giubileo dei Giovani?

Luigi riferisce: “Mi sono occupato di distribuzione dell’acqua ai pellegrini e di altri trasporti logistici”, mentre Alessandro (GC Porto Mantovano) dice: “Il sabato mi sono occupato del presidio di un settore della spianata di Tor Vergata, mentre la domenica ero presso la stazione metro Anagnina per la gestione del deflusso dei pellegrini, con l’obiettivo di evitare la calca all’interno della stessa stazione”. Nicola, invece, si è occupato di segreteria: “Ho coordinato l’attività della squadra segreteria, in contatto con il Team TLC regionale presente sul posto; la domenica sono stato distaccato alla stazione metro Anagnina, in supporto ai funzionari regionali per la disposizione delle squadre lungo il percorso”.

Qual è il ricordo che ti lascia la partecipazione alla missione Giubileo dei Giovani?

Ad Alessandro (Club Virgiliano) è rimasta la collaborazione: “Porto a casa la collaborazione tra Volontari sotto ogni aspetto e auspico che ci sia sempre in ogni emergenza”, una collaborazione tale che gli ha permesso di mettere da parte la stanchezza e lo stress dell’attività. Mariangela invece cita l’utilità del proprio operato: “Oltre all’emozione della presenza del Papa, la marea dei giovani e la collaborazione con gli altri volontari, ricordo in particolare il senso di utilità che ho provato nel mio operato di Volontaria donna, in una realtà di presenza e di attività prevalentemente di tipo maschile”. Luigi dice: “Un’esperienza particolarmente positiva dal punto di vista personale, mi ha sorpreso la complessità dell’organizzazione di un evento di rilevanza mondiale”. Nicola, invece, fa anche un appello: “Porto a casa un’esperienza diversa dall’ordinario, l’empatia che si è creata tra soccorritori e con i pellegrini, la collaborazione che si è creata a diversi livelli. Invito altri Volontari a fare questa tipologia di missioni, è un sacrificio che viene ampiamente ripagato”. Conclude Alessandro (GC Porto Mantovano), con il ricordo della “pazienza dei pellegrini e della marea colorata di bandiere ed emozioni”.

Missione “Giubileo dei Giovani 2025”